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Review Party – Lifelike. TrueLif3

Ecco di seguito la recensione di Lifelike. TrueLif3

Titolo: TrueLif3

Autore: Jay Kristoff

Genere: Fantasy YA, Distopico

Edito: Mondadori – Oscar Vault

Uscita: 25 ottobre 2022

Dove trovarlo: ebook e cartaceo

Trama: Eve e Lemon hanno scoperto la verità su se stesse e l’una sull’altra. Sono cresciute legate da una solida amicizia, ma le recenti rivelazioni hanno messo in crisi il loro rapporto e le hanno allontanate (forse) per sempre. Ora però non c’è tempo per i rimpianti: l’intero Yousay è sull’orlo di una nuova guerra nucleare tra lo sciame della BioMaas Incorporated e l’esercito della Daedalus Technologies. Una situazione in cui nuove e vecchie lealtà saranno messe a dura prova, si formeranno improbabili alleanze e prenderanno corpo inaspettati tradimenti. E non è tutto, perché i sembianti sono determinati a impossessarsi di Libertas, il virus capace di liberare gli androidi dall’obbedienza alle Tre Leggi della robotica. E per farlo c’è bisogno sia di Ana Monrova, la ragazza rapita e conservata in animazione sospesa, sia della sua sembiante, Eve. Solo alla fine si scoprirà chi sono i veri eroi… e potrebbe essere davvero una sorpresa.

Recensione

Finire una trilogia non è mai semplice, soprattutto se è una di Kristoff. Questo autore, per chi lo conosce, riesce sempre a sorprendere, nel bene e nel male. I suoi libri conclusivi sono una carrellata di eventi che suscitano tantissime emozioni, in particolare il finale. Uomo odiato o amato (dipende dal pensiero sul finale di Nevernight), riesce a dare ai propri lettori sempre la giusta conclusione, anche se magari impopolare. Anche in questo caso non ha deluso le aspettative.

Questo ultimo libro è la chiusura più giusta e perfetta per la trilogia, nulla viene lasciato irrisolto. Sia la trama generale, che l’evoluzione dei personaggi hanno una loro chiusa totale. Ed il finale, dopo una serie di eventi da giro sulle montagne russe, è riuscito a farmi chiudere il libro con un sospiro di quelli belli e malinconici. Quei saluti dati ad amico, che sai non rivedrai per un bel po’ ma con il quale hai condiviso dei momenti che ti rimarranno impressi nel cuore e nella mente.

Nonostante le belle sensazioni ed emozioni che questo ultimo libro mi ha suscitato, ci sono tuttavia degli aspetti che comunque, non mi hanno convinta del tutto. Se da una parte Kristoff mi ha sorpresa ed emozionata come sempre, dall’altra il genere e il target non sono stati proprio nelle mie corde. Non sono una mante a 360 gradi del sci-fi o del fantascientifico, e gli aspetti preponderanti presenti nella saga hanno influito sulla mia lettura.

I temi sci-fi e le metafore

Il sci-fi prende campo in maniera evidente, ma allo stesso tempo è un genere introduttivo di un tema importante a mio avviso: quello ambientale. Il mondo rappresentato, ormai tramite elementi sci-fi è un mondo apocalittico nel quale la terra prima o poi potrebbe ritrovarsi a vivere. Scorie, devastazione ambientale, potrebbero essere le conseguenza della nostra vita di oggi. Nonostante però il messaggio forte, i termini legati al mondo fantascientifico, i robot e il contesto generale hanno creato come una barriera tra me e la storia, tanto da non farmi immergere totalmente nel worldbulding. Quindi per chi come me non ama il genere, sia consapevole che è una parte fondamentale della storia, quasi un cardine.

Dall’altra parte, avendo letto altre opere dell’autore, sono abituata ad un target diverso, più new adult. Qui torniamo ad un young adult, che però stona in alcuni momenti quando vengono presentata delle scene molto forti di violenza nelle battaglie. Il libro, dunque, a livello di target, non è ben definito, anzi è quasi un mix in base agli eventi e i contesti rappresentati, che mi ha leggermente confuso.

Conclusioni finali Lifelike. TrueLif3

Nonostante questo, la penna di Kristoff è sempre evidente: crea una storia sorprendente, più basata sull’azione in questo caso che sui legami tra i personaggi. Una trama ricca di colpi di scena, in un mondo particolare, che riesce a tenerti col fiato sospeso fino all’ultima pagina. Per mio gusto non è la trilogia migliore dell’autore, ma nel suo complesso si può ammirare un suo nuovo lato, un Kristoff immerso in un mondo molto diverso da quello di Nevernight e Impero del Vampiro. Un mondo che può ampliare la sua cerchia di lettori e coinvolgere gli appassionati del genere.

Ringrazio la Mondadori per averci dato la possibilità di intraprendere questo viaggio unico. E soprattutto grazie alle mie compagne di lettura, che appoggiano sempre le mie proposte. Senza di loro non sarebbe la stessa cosa! Vi invito dunque a leggere anche le loro recensioni!

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Voto: ⭐⭐⭐⭐/5