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Lei che divenne il sole


Titolo
: Lei che divenne il sole

Autore: Shelley Parker-Chan

Genere: Storico fantasy

Edito: Mondadori – Oscar Vault

Uscita: 30 novembre 2021

Formato: ebook e cartaceo

Trama: Una piana polverosa, un villaggio tormentato dalla siccità, un indovino. È così che due bambini apprendono il loro fato: per il maschio si prepara un futuro di eccellenza; per la femmina, nulla. Ma nella Cina del 1345, che soggiace irrequieta al gioco della dominazione mongola, l’unica “eccellenza” che i contadini possono immaginare è negli antichi racconti e il vecchio Zhu non sa proprio come suo figlio, Chongba, potrà avere successo. Viceversa, la sorte della figlia, per quanto intelligente e capace, non stupisce nessuno.

Quando un’incursione di banditi devasta la loro casa e li rende orfani, però, è Chongba che si arrende alla disperazione e muore. La sorella decide invece di combattere contro il suo destino: assume l’identità del fratello e inizia il suo viaggio, in una terra in cui si è accesa la fiamma della rivolta. Riuscirà a sfuggire a ciò che è scritto nelle stelle? Potrà rivendicare per sé la grandezza promessa al fratello e sollevarsi oltre i suoi stessi sogni? In questo acclamato fantasy storico Shelley Parker-Chan riscrive la vicenda di Zhu Yuanzhang, il contadino ribelle che nella Cina del XIV secolo cacciò i mongoli, unificò il Paese e divenne il primo imperatore della gloriosa dinastia Ming.

Recensione

Quando mi sono approcciata a questo romanzo, pensavo sinceramente di leggere un fantasy dalle tinte storiche. Ma ad oggi, dopo averlo concluso, posso dire che è difficile inserirlo all’interno di un genere. È un insieme di colori, di emozioni, di eventi e di temi che mi hanno completamente conquistata.

La storia ruota attorno alla figura di una ragazzina, che in seguito alla morte del fratello decide di assumerne l’identità con lo scopo di migliorare la sua vita e di sconfiggere il proprio destino: quello che aspetta ogni donna nella Cina del XIV secolo…una vita alla mercé del patriarcato.

Zhu Chomba, questo il nome con cui inizia ad identificarsi, arriva a rinunciare a se stessa, alla sua vera identità pur di sopravvivere. Si impegna fino a diventare un monaco guerriero, arrivando così alle cariche più alte per sconfiggere i mongoli che spadroneggiano in Cina.

Il crollo di ogni etichetta

I temi trattati sono diversi e vasti. Innanzitutto abbiamo l’abolizione di qualsiasi etichetta di genere. Qui i personaggi non sono descrittri molto a livello fisico, vengono sottolineati dei particolari utili a farci capire la loro personalità, perché quello che più importata in questo libro non è cosa sei ma chi sei. La Parker riesce a catalizzare l’attenzione sull’essenza stessa dei personaggi, tanto da abbattere qualsiasi schema mentale con il quale in genere mi approccio alle storie. Per un’abitudine culturale e sociale la mente tenda a collocare le persone all’interno di una categoria, che sia per il genere, l’orientamento sessuale o ancora i tratti somatici….qui tutto questo viene meno.

La cosa che mi è rimasta più impressa di ogni protagonista sono i suoi sogni, le sue aspirazioni, i suoi desideri e pensieri: tutti elementi che compongono l’anima di una persona, che è la cosa al giorno d’oggi su cui bisognerebbe basarsi, tutto il resto è superfluo. L’autrice ci urla chiaro e tondo che dobbiamo lottare per essere chi vogliamo, per affermare noi stessa a prescindere dalle imposizioni culturali e sociali, a discapito di ogni ruolo che il contesto in cui cresciamo ci attribuisce.

Il tema del destino e della vendetta

Altre tematiche importanti sono quella del destino e della vendetta. Sono i due elementi che muovono la storia, da una parte la protagonista che combatte per ribaltare il proprio futuro, dall’altra un personaggio che è una nemesi, il generale Ouyang, che da una vita aspetta di architettare la propria vendetta contro coloro che hanno distrutto la sua famiglia. Questi due obettivi, entrano in contrasto con la morale e con i sentimenti dei due personaggi. Zhu Chomba da una parte deve scendere a compromessi, fare delle cose amorali per raggiungere i propri obiettivi; dall’altra il generale deve combattere contro il senso di colpa e i sentimenti che lo legano alle persone che vuole distruggere.

La crescita dei personaggi

Nel corso dell’intero libro non vi è un evoluzione della storia, ma soprattutto dei personaggi. Passano gli anni, affrontano diverse battaglie e allo stesso tempo crescono e devono fare i conti con gli ostacoli che la vita gli mette davanti. La crescita più forte e d’impatto è quella della protagonista che arriva finalmente alla consapevolezza di sè, e lo fa in una maniera forte e talmente intensa da colpire nel profondo.

Il fantasy e lo storico

Infine analizziamo due aspetti importanti: la presenza del fantasy e dello storico. Il primo non è preponderante e viene fuori soprattutto nella parte finale del libro. Per quanto riguarda la parte storica, invece, l’autrice fa riferimento ad un periodo importante della Cina e rivisita la vita di una figura in particolare. Questi due elementi ad alcuni potrebbero sembrare poco approfonditi, sviluppati male ma io credo che non sia il centro della storia. Il libro è più un viaggio introspettivo, la ricerca e la affermazione di se stessi: dovendone dare un’idea vaga mi viene da dire che è un romanzo di formazione e di crescita. Mentre i personaggi si evolvono, arrivano ad essere consapevoli di alcune cose anche noi impariamo insieme a loro cose nuove, i nostri occhi arrivano a vedere il mondo e alcune tematiche in maniera opposta. E’ questo il potere della Parker: insegna a tutti noi che possiamo essere ciò che vogliamo. Aspetto sinceramente il seguito con grande trepidazione, spero di poterlo leggere al più presto! Zhu Chongba ha tanto da insegnarci ancora

Voto: ⭐⭐⭐ ⭐,5