collezionista di anime
Libri

La collezionista di anime

Titolo: La collezionista di anime

Autore: Kylie Lee Baker

Genere: Paranormal Romance

Edito: Fanucci

Uscita: 29 luglio 2022

Dove trovarlo: ebook e cartaceo

Trama: Metà mietitrice britannica, metà shinigami giapponese, Ren Scarborough ha raccolto anime per le strade di Londra per secoli. Ci si aspetta che obbedisca alla dura gerarchia dei mietitori che la disprezzano, perciò Ren nasconde ogni emozione ed evita i suoi aguzzini come meglio può. Quando perde il controllo delle proprie abilità shinigami lascia Londra e fugge in Giappone per cercare l’accoglienza che non ha mai ricevuto dai suoi compagni mietitori. Seguita dal fratello minore, l’unico a prendersi cura di lei, Ren entra negli inferi giapponesi per servire la dea della Morte… ma scopre che anche qui deve dimostrare di esserne degna.

Determinata a guadagnarsi il rispetto, accetta un compito impossibile – trovare ed eliminare tre pericolosi spiriti yokai – e realizza fino a che punto è disposta a spingersi per rivendicare il suo posto al fianco della Morte. Una ragazza collezionista di anime, divisa fra due mondi, cerca il suo destino in questa dilogia dark fantasy ambientata nel Giappone di fine Ottocento.

Recensione di “La collezionista di anime”

Ren è una mietitrice, ma non solo. Nelle sue vene, infatti, scorre anche il sangue degli shinigami. Queste due creature sono accomunate da un unico destino: sono esseri al servizio della morte. A loro spetta il compito di raccogliere le anime dei defunti nell’aldilà. La vita della giovane Ren si svolge a Londra, ma ha sempre avuto il desiderio di scoprire le sue origini materne: quelle che la legano al Giappone, il mondo degli shinigami.

Proprio per questo motivo intraprende un viaggio insieme al fratello alla ricerca di se stessa e del suo passato. Qui tuttavia, per diventare una shinigami deve affrontare delle prove. In un cammino alla scoperta del suo passato e della sua natura Ren scoprirà realmente se stessa. In queste prove, inoltre, viene accompagnata da Hiro: uno shinigami che vuole riconquistarsi il rispetto della dea della Morte. Tra i due inizia a svilupparsi un rapporto particolare, basato sulla fiducia, la comprensione e la condivisione. Il mondo degli shinigami e del Giappone, tuttavia, riserva delle sorprese legate ai suoi miti e alle sue leggende, che mostreranno a Ren una realtà inaspettata. 

La rappresentazione della cultura nipponica

Questo libro è un viaggio nella cultura giapponese, legata in particolare ai miti e alle figure mitologiche. L’autrice, infatti, attraverso il percorso di Ren ci fa immergere in un’ambientazione surreale, tipica della cultura nipponica. A tratti sembra quasi di riuscire a vedere, nella propria mente, le immagini di un film di Miazaki. Lo stile è talmente evocativo da riuscire a rendere reali le figure e atmosfere descritte. Stessa cosa si può dire dei personaggi. 

Ren è una protagonista ferita, la cui anima è spezzata. Una giovane fragile, che non sa più chi è. Queste sue debolezze riescono a venir fuori tramite i suoi pensieri, grazie all’uso della prima persona: che ci porta a conoscerla nelle sue sfaccettature. 

I temi del libro

E’ dunque un libro fantasy, ma anche con una componente romance. Questa è costituita dal rapporto tra Ren ed Hiro. Un rapporto particolare, che può sembrare a primo impatto un instant love, ma che in realtà riserva dei risvolti inaspettati. Hiro, infatti, rappresenta quasi un punto di riferimento per Ren, ma purtroppo la sua vita e il suo percorso è una continua scoperta, anche dal punto di vista dei legami affettivi. 

Il libro mi ha sorpreso e non poco, soprattutto nella parte finale. La storia sembra, fino ad un certo punto, avere una direzione chiara e precisa, quasi scontata. L’autrice, invece, in particolare momento, cambia le carte in tavola tanto da essermi riuscita a sorprendermi. Un finale inaspettato, che potrebbe piacere oppure no, dipende molto dal gusto del lettore. Personalmente, mi aspettavo qualcosa di diverso, ma analizzandolo forse alla fine è in linea con quello che è il libro nella sua vera essenza: la storia di una leggenda quasi fiabesca. Tuttavia, ammetto che mi sarebbe piaciuto un finale opposto, che magari mi avrebbe sorpreso meno ma allo stesso tempo mi avrebbe fatto chiudere il libro con meno punti di domande e perplessità.

Il cambio di rotta della storia, infatti, nonostante possa essere intelligente e sorprendente, allo stesso tempo mi è sembrato troppo discordante con quello letto fino a quel momento. Avrei voluto un colpo di scena più equilibrato e coerente con il resto del libro. 

Dalle pagine del libro però traspare un messaggio forte e chiaro: l’invito ad essere coraggiosi. Coraggiosi nel cercare il nostro vero io, ad affrontare le parti più oscure di noi e anche ad essere pronti a subirne le conseguenze. Perché la ricerca della felicità, del nostro posto nel mondo, non è sempre facile e non sempre porta i risultati sperati. 

Conclusioni

Tuttavia, se amate il Giappone e i suoi miti questo è il libro adatto a voi. C’è una costruzione della cultura nipponica, delle sue leggende, davvero unica, che ho riscontrato raramente in altri libri di questo genere. C’è l’audacia di affrontare il tema della morte, cosa non scontata per il target di riferimento e soprattutto di creare una protagonista con più oscurità che luce. Insomma un libro che riesce a sorprendere!

Ringrazio inoltre la Fanucci per la copia e la fiducia riposta!

Voto: ⭐⭐⭐, 5/5